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Lettera di una figlia
Ciao mamma,
ti scrivo un pò per dirti che mi dispiace, un pò per spiegarti che neanche per me è stato semplice, un pò perchè forse sono felice.
C’è una vita di cose da dire. La prima in assoluto è che sei tu, mà, l’amore mio più immenso.
La gattina ha aperto gli occhi.
La rondine ha spiccato il volo.
Tua figlia si è fatta grande.
Tu credi che sia ancora una ragazzina con paure e ansie, soggetta e impreparata.
Mamma cara, di paure ce ne ho tante, di ansie pure troppe.
Mamma, o mà, ma com’è che ti sei persa tua figlia mentre singhiozzava amore? O c’eri e non ti ho vista?
Mamma, mi sono innamorata:
mi sono persa nei suoi occhi, ho accarezzato i suoi capelli.
Mamma io non so scegliere le parole esatte, perché per dirlo a me é stato un travaglio.
La notte a non dormire, il giorno a ripensare.
Mamma perché se mi capivi non mi parlavi?
C’HO PIANTO PIU’ DEL GIUSTO, MI E’ CAMBIATA LA VITA. PE’ L’AMORE, PE’ ST’AMORE.
Per poter amare da viva.
Per poter sperare di notte e non morire.
Mamma mi sono innamorata della donna che appena io ho veduto ho perso senno, ragione, lume e sentimento, religione e pentimento.
Mamma, non devi piangere, ho già pianto io, e gridato per papà.
Ho costretto lei a non sentirmi, vedermi, amarmi. Ma a che serve mamma?
L’amore è amore, se domani non ci sarà resteranno due occhi per ricordo impressi su un cuore che non ha più paura.
Mi sono persa in lei per le vie della Roma così lontana da te che neanche immaginavo.
Ho incontrato la sua mano, ho conosciuto la sua pelle, ho immaginato i suoi occhi in quelli di nonna, azzurri come il mare di scilla: e so che avrebbe vinto.
Ho letto che non si è felici sempre, altrimenti che felicità sarebbe?
Mamma se questo è il mio momento voglio averti accanto. Mamma, ci credo che è difficile accettare, ma è sempre meglio che lasciar correre e non ascoltare, sentire o far finta di capire.
Mamma, sapessi dirtelo davvero no avrei questi problemi inutili tra il falso e il vero.
Se ti potessi raccontà tutta sta manfrina capiresti tutto.
Io sono la sua donna ma la tua piccola bambina.
Poesia di Massimo
Mio padre mi ha chiesto: “Sei gay?”
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